E' stata restaurata e rinnovata dopo l'ultima guerra.
Il 21 settembre 1952 Mons. Ildefonso Rea, Abate di Montecassino, dopo aver consacrato la chiesa del S. Salvatore, incoronava la Statua della Madonna Addolorata della corona d'oro. La prima incoronazione era avvenuta nell'anno 1926 per singolare privilegio del Capitolo Vaticano in Roma, a corona fu confezionata coi doni offerti per le grazie ricevute. Le colonne antistanti il piccolo tempio provengono dal vecchio campanile di Termini (zona archeologica completamente sepolta, risale al 312 a.C.), sono state rinnovate da Armando Capricci da Cassino. La Chiesa dei Sette Dolori rappresenta attualmente nelle pareti laterali dell'abside affreschi eseguiti dal Prof. Giovanni Bizzoni nel novembre 1970. Sulla parete di sinistra si possono vedere: l'Incontro di Gesù con la Madonna, la Crocifissione; sulla parete di destra: la Presentazione di Gesù al Tempio, Gesù fra i dottori nel Tempio. Sulla porta del vecchio sepolcreto nella facciata della chiesa, c'è un frammento molto antico con croce longobarda (anteriore al mille); rimane il più interessante indizio e ricordo molto significativo dell'antichità della chiesa. Da tempi immemorabili si fa menzione della Statua di Maria Santissima Addolorata, capolavoro di arte e di pietà popolare, custodita ancora oggi nella chiesa della Madonna dei Sette Dolori. Secondo una tradizione locale, sembra sia stata scolpita su legno di pero da un ignoto artista napoletano del 1400. In alcune descrizioni in merito a Maria Santissima Addolorata, si parla della statua come "Vera effige miracolosa di Maria Santissima Addolorata venerata nel Santuario della Madonna dei Sette Dolori in Pignataro Interamna.
