Pignataro, attestato dal 1308, significa "qualcuno che fa o aggiusta pignatte", ed è dovuto a qualche fornace per la lavorazione delle pignatte attorno a cui, probabilmente, si sviluppò il paese. Invece il termine Interamna è a ricordo di Interamna Lirenas, colonia romana del IV secolo a.C.
Per tenere sotto controllo i Sanniti, dei coloni romani si insediano in un’area dove sono presenti nuclei abitati probabilmente volsci. Così viene fondata nel IV secolo a.C. la città romana di Interamna Lirenas. In epoca imperiale Interamna decade e viene infine distrutta durante le tarde invasioni barbariche. Non ci si sono arrivati grandi vestigia dell’antica città, a parte un ponte, sparsi resti di mura e alcune colonne reimpiegate nella Chiesa del Santissimo Salvatore.
Si fa risalire proprio ad un nuovo insediamento eretto da una parte della popolazione di Interamna Lirenas l’abitato di Pignataro. Questo nuovo centro nasce sicuramente già prima del Mille: un documento del 997 menziona un borgo e una parrochia qui locati, la cui popolazione si era ribellata all’abate di Montecassino. All’incirca in questo periodo nasce un piccolo castello, Terame o Termini. I benedettini qui pongono nel 1018 a presidio gruppi di Normanni contro le mire di Aquino. A causa dello scontro tra Papato e Impero all’epoca di Federico Il, gli abitanti abbandonano il castello, che viene distrutto. Molti decenni dopo comunque il castello viene nuovamente popolato. Probabilmente nel XIII secolo. Pignataro doveva essere un centro importante nella zona perché è sede di un iudex. La guerra fra Spagnoli e Francesi combattuta sul Garigliano segna la storia di Pignataro: in quel periodo infatti il suo rango diventa quello di semplice casale affidato all’amministrazione di San Germano.
La rinascita avviene in modo progressivo: nel XVII secolo la popolazione cresce ma il paese è ancora una fila di basse case, per lo più di contadini, addossate alla strada. Agli inizi del XIX secolo, Pignataro ritorna indipendente, ma poi iniziò di nuovo a spopolarsi a causa dell’emigrazione.
Tragico è stato l’impatto della Seconda Guerra Mondiale: il paese in prima linea viene raso al suolo dai bombardamenti; i Pignataresi sparsi nelle zone di campagna resistono all’occupazione tedesca con un gruppo di partigiani. Finita la guerra, molti ancora sono ricorsi alla emigrazione.
Oggi Pignataro è composto da un insieme di contrade sparse, con alcuni antichi casali Il centro storico è stato in parte ricostruito: sorge sopra una collina circondato dai resti del muro di cinta e mostra ancora alcuni portali ottocenteschi delle antiche case. La ricostruita Chiesa Parrocchiale del Santissimo Salvatore, caratterizzata da campanili gemelli e affreschi. Spiccano gli edifici moderni, come il circolare Palazzo comunale.
L’industrializzazione del Cassinate negli anni Settanta ha favorito la fine della decrescita della popolazione. Il passaggio della SS Sora-Cassino-Formia e la vicina A1 hanno favorito notevolmente gli scambi commerciali nel territorio.
Pignataro Interamna oggi
- Abitanti: 2.447 ca
- Altitudine: 60 m
- Dist. dal Capoluogo: 55 km
- Carabinieri: tel. 0776.910103
- Pro Loco: tel. 0776.949012
- Patrono: San Salvatore
- Giorno di mercato: Mercoledì
- C.A.P.: 03040